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Progetto L.I.L.S.
Laurea per Mediatori Internazionali delle Lingue dei Segni.

 

Progetto L.I.L.S. – Laurea per Mediatori nelle Lingue dei Segni.

Segreteria del Progetto: Via dell’Università,16/D – Fermo (FM). Tel.0734.217277. segreteria@ossmed.info

Corso di laurea sperimentale in Scienze della Mediazione Linguistica per Mediatori nelle Lingue dei Segni (Classe L12).

Acronimo del Progetto: L.I.L.S. – Laurea per Mediatori nelle Lingue dei Segni.

Approvato e co-finanziato dal MIUR (Vedi Nota Dirigenziale n.36982 del 27.11.2019)

 

Presentazione del primo anno accademico 2020-2021

Premessa

L’Italia sembra finalmente avviata verso il riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana) come lingua ufficiale di comunicazione della comunità sorda. Un riconoscimento della lingua dei segni nazionale già effettuato dalla maggior parte dei paesi europei in attuazione della Convenzione dell’ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità ratificata anche dall’Italia nel 2009. E uno specifico progetto legislativo è attualmente all’esame del Parlamento (Disegno di Legge n.302-10191151-1789-1907 approvato dal Senato il 3.10.2017. “Legge quadro sui diritti di cittadinanza delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche“). In questa direzione si è mossa anche la Regione Marche con la Legge Regionale 18 febbraio 2020, n. 5, “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva”. L’attenzione del legislatore non premia solo gli sforzi che l’intera comunità sorda ha profuso in questi anni per vedere tutelati i propri diritti ma testimonia anche il diffondersi di una maggiore sensibilità sociale intorno al tema delle disabilità come fattori di potenziale esclusione sociale. Ostacoli che la nostra carta costituzionale raccomanda di rimuovere per garantire a tutti i cittadini pari opportunità. Basti ricordare che secondo stime attendibili circa 877.00 italiani soffrono di ipoacusia e quasi 100.000 hanno una sordità grave o profonda (oltre il 70% di riduzione dell’udito). Cifre che si moltiplicano se si considera l’impatto di tale disabilità individuale sulla vita dell’intero nucleo famigliare. Naturalmente in questa nuova prospettiva assumeranno un ruolo strategico i “mediatori delle lingue dei segni” di cui si dovrà prevedere una più diffusa e capillare presenza nel mondo dell’istruzione, dei servizi pubblici, e del turismo al fine di assicurare un effettivo supporto all’utenza sorda. Pertanto questo progetto, approvato e co-finanziato dal MIUR, rappresenta un’azione pilota che muove nella direzione tracciata dal Legislatore italiano ma anche dalla Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel 2016 in materia di interpreti internazionali delle lingue dei segni la quale raccomanda percorsi universitari di durata triennale per l’accesso alla professione. Un progetto che prevede, infine, per la prima volta nella storia dell’università italiana un percorso formativo aperto all’apprendimento anche di lingue dei segni straniere per contribuire alla mobilità internazionale degli studenti sordi, come nel caso degli scambi Erasmus, e per sostenere nel nostro paese la crescita di un turismo accessibile. Il progetto è statao presentato ufficialmente alla comunità scientifica il 31 Ottobre 2021 nell’ambito della conferenza internazionale online “Inclusione scolastica degli studenti sordi e formazione universitaria degli interpreti delle lingue dei segni” , aperto dagli interventi della Ministra Lucia Azzolina e del Ministro Gaetano Manfredi, e di cui sono in corso di pubblicazione gli atti a stampa.
Istituzione capofila del partenariato: Università di Parma

Coordinatore del partenariato: OSSMED – Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale, ente di ricerca no profit con sede a Fermo.

Partner progettuali: Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico, sede di Fermo;

Istituto Statale per Sordi di Roma; Istituto per Sordi di Torino; Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione (CRITS) della RAI di Torino.

Partner tecnici: Software house Ubisive; Editore Franco Cesati Firenze;

Stakeholkder: associazioni delle persone sordi; enti locali, fondazioni, associazioni nazionali e internazionali no-profit attive nel campo dell’inclusione sociale e scolastica dei disabili sensoriali.

Team di ricerca: docenti e ricercatori universitari, interpreti LIS, esperti di lingue dei segni internazionali, esperti di comunicazione e nuove tecnologie.

Struttura del progetto: L’impianto progettuale si basa sulla struttura tipica dei partenariati europei. L’attivo coinvolgimento di esperti in rappresentanza di una pluralità di attori assicura al progetto un felice equilibrio tra l’alta qualità della ricerca scientifica e l’applicabilità dei risultati in contesti sociali ed educativi effettivi per rispondere alle concrete esigenze dell’utenza.

Contenuti e organizzazione del corso sperimentale: il progetto introduce nell’anno accademico 2020/2021 un originale ed innovativo percorso di studi focalizzato sulle lingue dei segni che, secondo l’ordinamento ministeriale delle Scuole Superiori per mediatori Linguistici, si configura come Diploma triennale in Scienze della Mediazione Linguistica, equipollente alla classe di Laurea L12. Il corso, che si svolge a Fermo presso la Scuola Superiore per mediatori Linguistici San Domenico, è a numero programmato ed ha accolto il primo anno 20 studenti i quali studiano in un ambiente didattico inclusivo in grado di accogliere aqnche partecipanti con disabilità uditiva. Il corso, che si avvale della condirezione scientifica della SSML San Domenico e dell’Università di Parma, viene erogato in modalità blended prevedendo lezioni sincrone dal vivo ma anche lezioni asincrone e attività didattiche tramite una piattaforma di e.learning dedicata. Gli studenti provengono da diverse regioni italiane e sono sia udenti che sordi. Pertanto è stato creato un eco-sistema inclusivo, basato innanzitutto sulla compresenza alle lezioni di interpreti LIS, che permette di abbattere le barriere comunicative favorendo la piena partecipazione di tutti.
Principali materie di studio: Lingua e mediazione inglese (vocale), Lingua e mediazione LIS (Lingua dei Segni Italiana), Lingua e mediazione ASL (American Sign language), Linguistica Italiana, Semiotica e linguistica delle lingue segnate, Informatica applicata alla traduzione, Pedagogia Speciale, Logopedia, Storia e teoria della traduzione, Didattica delle lingue moderne, Teoria e tecnica della sottotitolazione audiovisiva per sordi.
Competenze in uscita
Le competenze in uscita definiscono una figura professonale in grado di

esercitare il ruolo di mediatore della comunicazione vocale, scritta e segnata sia in ambito sociale, istituzionale ed economico (servizi assistenziali, enti pubblici, contesti sanitari, settori commerciali e turistici ecc.) che in ambito scolastico con riferimento alla Legge 104/92 la quale ha introdotto la figura dell’assistente alla autonomia e alla comunicazione.
interpretare nel mondo dell’istruzione il ruolo di mediatore scolastico collaborando attivamente con l’équipe psico-socio-pedagogica grazie alle conoscenze acquisite nelle lingue vocali e segnate oltre che nelle discipline complementari (pedagogia speciale, logopedia ecc.);
svolgere l’attività di mediatore delle lingue segnate in istituzioni universitarie affiancando i docenti come interpreti LIS e ASL e contribuendo allo sviluppo di materiali off-line e on-line facilmente accessibili agli studenti sordi. In tale contesto il mediatore, dotato delle necessarie competenze glottodidattiche e informatiche, potrà svolgere anche il ruolo di tutor in attività di laboratorio dedicate alle lingue segnate sia a beneficio dei colleghi docenti che degli studenti;
operare come mediatore linguistico e culturale nell’ambito del turismo accessibile offrendo i propri servizi a tutta la filiera: agenzie di viaggi, tour operator, strutture ricettive, punti informativi, musei e luoghi di interesse artistico e culturale;
utilizzare dispositivi tecnologici e programmi informatici a supporto delle attività di mediazione in tutte le sue forme (orale/scritta, vocale/segnata), ad esempio sottotitolazione per sordi e ipoacusici.

Il progetto LILS e Fermo Città Unesco dell’apprendimento.

I promotori del progetto sono consapevoli che la realizzazione di “un’isola accademica” facilmente accessibile agl studenti i sordi non è sufficiente alla loro piena inclusione. Questo corso di laurea sperimentale ha bisogno quindi di inserirsi in un ambiente sociale favorevole affinchè gli studenti sordi partecipino pienamente alla vita universitaria fuori e dentro le mura dell’istituzione accademica. Per questo è stato scelto di collocare questa sperimentazione a Fermo, una delle cinque città italiane riconosciute Città Unesco dell’Appredimento (Learning City), cioè città che hanno posto esplicitamente al centro della propria politica per uno sviluppo urbano sostenibile l’istruzione inclusiva e la formazione lungo tutto l’arco della vita. Pertanto all’azione accademica si affiancherà un’azione mirata a coinvolgere l’intera comunità locale grazie alla collaborazione con le associazioni dei sordi, il Comune e la Regione Marche. Una sinergia tra istituzioni accademiche, pubblica amministrazione e comunità locale che sarà coordinata dalla SSML San Domenico e da OSSMED, l’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale, e che può essere sintetizzata nello slogan “A deaf friendly university in a deaf friendly city”, cioè un’università facilmente accessibile agli studenti sordi in una città facilmente accessibile a cittadini e visitatori sordi. Si sottolinea infine come questa progettualità incroci alcuni dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati nell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che caratterizzano nel mondo l’azione delle Learning City: l’Obiettivo 4 (Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti) e l’Obiettivo 11 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili).